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Behind the song: IL SOLE È ANCORA LÌ

Vuoi sapere se Dio è con te? Se approva le tue scelte? Se ha un particolare disegno per il tuo futuro? Se risolverà un problema che ti tiene sveglio di notte? Prega e aspetta che le circostanze ti diano una risposta. Aspettati un segno. Aspettati un miracolo. Aspettati i fuochi d’artificio
Beh, qualche tempo fa credevo che funzionasse sempre così. Spesso il Signore ha risposto ai miei capricci con un qualche segno più o meno eclatante del Suo assenso. Un improbabile “se è così, fa che succeda questo e quest’altro” che succede davvero; un amico che condivide con te un verso della bibbia nel momento incredibilmente perfetto; uno sconosciuto che si avvicina a te con un sorriso e una frase che ti fa sospettare che sia quasi un angelo; un incidente potenzialmente mortale dal quale esci illeso. Lo ammetto, Dio mi ha coccolato fin troppo con i Suoi “non ti preoccupare, ora ti dimostro che sei nella mia volontà”.

Poi per me è arrivato il momento di crescere.

La metafora del cielo coperto, delle nuvole che nascondono il sole, ovvero delle circostanze negative che sembrano coprire la nostra percezione di Dio, non è una figura retorica nuova. Non ci ho mai riflettuto fino in fondo però; almeno finché il Signore ha deciso di insegnarmi la lezione col Suo “sciopero dei segni di approvazione”. Pregavo per qualcosa in particolare. Chiedevo spiegazioni. Cercavo rassicurazioni. Ma il Suo modo di rispondere non soddisfaceva più le mie aspettative. Spesso il silenzio.

Dio non ci dà sempre quello che Gli chiediamo. E non sempre nei modi che ci aspettiamo. Ma ci provvede sempre quello di cui abbiamo bisogno. Io avevo bisogno di fede.

Ho scritto “Il sole è ancora lì” quando ho scoperto che i “nuvoloni” non portano solo tempeste, ma offrono una grande opportunità. Proprio quando avevo tanti motivi per cui abbandonarmi allo sconforto, al dubbio e all’incredulità, sono stato stimolato a riscoprire ed esplorare le mie certezze. È un paradosso straordinario. Non credevo fosse possibile, ma nella situazione in cui mi sono trovato, ho scoperto che “credere contro speranza” è una fonte di gioia molto più profonda e autentica del “credere perché tutto va bene e Dio me lo dimostra fattivamente”.

Io non ho bisogno di segni o miracoli. Per dare gloria al Suo nome, mi basta sapere che il sole è ancora lì. Credo, in altre parole, che quello della fede sia il più grande dei miracoli. So che il Signore ha il controllo della situazione nonostante tutto mi dica il contrario. Perché non c’è nuvola o tempesta che possa cambiare il sole. Non c’è problema o preoccupazione che possa intaccare l’essenza di Dio o spegnere la Sua luce.

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